E’ umano… ma che pazienza

Sei entrato in ufficio con tanto entusiasmo, per offrirmi in vendita la tua bella casa, chiedendomi una valutazione. Armato delle mia amate tabelle excel su quanto è presente sul mercato e soprattutto sull’effettivo venduto, e con il supporto di siti specializzati, ti ho dato un valore, e l’entusiasmo si è un po’ smorzato. Ti sei subito ripreso però, ed in modo deciso hai rialzato di un buon 30%. Ti ho chiesto su quali basi mi dici questo prezzo e mi hai risposto che per te è quello il valore e non ti interessa quello che dice il mercato, una posizione così, una vista così, una composizione così, è superiore al mercato, e ci sarà senz’altro un “amatore” che la saprà apprezzare. Ho consultato colleghi con cui collaboro e a cui darò la possibilità di aiutarmi a vendertela per darti più visibilità possibile ed anche loro convalidano la mia valutazione. Ma tu rimani convinto della tua posizione, ed io facendo spallucce, accetto comunque l’incarico, dicendoti che spero di sbagliarmi e che lavorando su provvigione, vuol dire che guadagnerò di più. Servizio fotografico, preparazione della documentazione, contatti con geometri per Ape e situazione urbanistica-catastale e finalmente la casa viene pubblicizzata online e sul giornalino locale immobiliare. Un mese, due, tre… ma nessuna chiamata, anzi chiami tu per sapere come mai non c’è nessuna visita e… accetti di scendere di un 10%, siamo ancora alti dico, ma niente, andiamo avanti così… e passano altri cinque mesi con nessuna chiamata. Finalmente dopo quasi un anno, ti decidi ad avvicinarsi alla valutazione di mercato, lasciando perdere gli “amatori” e… come d’incanto cominciano ad arrivare le visite, con conseguente proposta d’acquisto. E’ umano sopravvalutare le proprie cose, ma quanta pazienza!

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